La Legge 170 per i DSA compie 5 anni: a che punto siamo?
Lo scorso 8 ottobre 2015 la Legge 170 “Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico” ha compiuto 5 anni dall’emanazione.
L’anniversario è occasione per fare il punto e riflettere sullo stato attuale della situazione per le famiglie, la scuola e i servizi.
Dal punto di vista del legittimo diritto al riconoscimento e alla tutela degli studenti con Disturbi Specifici dell’Apprendimento, la Legge 170 ha aperto le porte alla personalizzazione e individualizzazione della didattica rivolte a studenti con neurovarietà tali da ostacolare l’apprendimento basato sulle modalità tradizionali.
Ad esempio, l’utilizzo di strumenti compensativi come la calcolatrice o la sintesi vocale non è più una concessione comprensiva, ma un diritto garantito.
La promulgazione della 170, il supporto delle Associazioni scientifiche e dei familiari e l’impegno del MIUR a rendere accessibile la formazione per gli insegnanti hanno aperto la strada anche all’introduzione di concetti e metodi innovativi.
È il caso dei Bisogni Educativi Speciali (BES), con il quale si riconosce la possibilità di usufruire di aggiustamenti didattici per gli studenti che momentaneamente o con costanza necessitano di accorgimenti personalizzati per affrontare il percorso scolastico, nella prospettiva dell’inclusione. Tuttavia, non sono soltanto positive le osservazioni che ripercorrono il percorso fin qui affrontato per i DSA e i BES.
Rimangono aperti temi scottanti, a partire dalle difficoltà di accesso al Sistema Sanitario Nazionale per tantissime famiglie, costrette a scegliere tra lunghissime liste di attesa o il ricorso ai servizi privati per avere la Certificazione di DSA, unico documento che consente la fruizione della legge 170.
La Certificazione nella Regione Lombardia è emessa dal SSN o da Equipe autorizzate, raccolte da ogni ASL in elenchi aggiornati. Ma non è così nelle altre regioni italiane.
Dal momento che la Sanità è di competenza regionale, sono state attuate modalità estremamente diverse per riconoscere i professionisti privati che potessero emettere la certificazione DSA valida per la scuola.
Con il paradosso tutto italiano che per un bambino lombardo le possibilità di usufruire dei diritti previsti dalla Legge sono altamente diverse da quelle di un bambino toscano o pugliese.
E nonostante molta formazione e molte informazioni siano circolate in questi anni, sono ancora moltissimi i bambini e i ragazzi che si scontrano non solo con le proprie difficoltà, ma anche con la non-conoscenza e, a volte, con la pseudo-informazione di cui sono vittime anche gli operatori della scuola e dei servizi.
I DSA esistono e non sono una moda, con buona pace dei malpensanti.
Per maggiori approfondimenti, clicca qui —>> http://www.aiditalia.org/it/news-ed-eventi/news/legge170-anniversario-lettera