Cura della tecnologia. Persone con fragilità e tecnologie
Come sappiamo, nel suo significato originario “tecnica” non è coincidente con quello che comunemente chiamiamo know-how o problem solving, espressioni il cui significato rimanda al trovare una soluzione efficace ed efficiente ad un problema.
Partecipa il 17 dicembre 2020 Dalle 15.30 alle 18.30 – WEBINAR ONLINE
E’ una visione limitata di che cosa sia “tecnica” che genera in alcuni casi diffidenza in chi opera nei servizi alla persona e specialmente in quelli rivolti alle persone con fragilità: prendersi cura di una persona (e delle sue reti familiari) non è infatti riducibile a risolvere problemi.
Nel suo significato originario “tecnica” è sovrapponibile a “arte”, cioè un sapere umano ampio, comprensivo, complesso. Sotto un certo punto di vista, anzi, il “tecnico”, cioè l’ambito dello “strumento”, è del tutto coincidente con l’umano stesso.
E’ a partire da questa consapevolezza che proponiamo un percorso dedicato alle tecnologie assistive per le persone con fragilità, con particolare attenzione alle persone con disabilità e alle persone anziane: una consapevolezza che riteniamo aiuti a evitare i due rischi complementari di chi osteggia la diffusione delle tecnologie nei sistemi di welfare, perché le contrappone alle relazioni umane, e di chi ne enfatizza aprioristicamente e acriticamente la capacità di risolvere ogni problema e superare ogni domanda
Partecipano
Introduce: Serenella Besio – Università Studi di Bergamo
Carlo Sini Filosofo e Accademico dei Lincei: Umano e tecnologia: un rapporto da pensare e ripensare
Marcia Scherer – President Institute for Matching Person & Technology Professor of Physical Medicine and Rehabilitation University of Rochester Medical Center: Tecnologie assistive: un mondo in crescita per varietà, importanza e impatto
Per partecipare compilare il modulo al link seguente
Link per iscrizione
https://forms.office.com/Pages/ResponsePage.aspx?id=eo3Dm86PFEmvCEuq9lwF-QzacJnaT_hHvrSbtNDsThBUMjZKSkwxVTBMMUZJR0ZHUDBRWlZNTU1JVy4u
