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L’OMS si pronuncia sulla Tecnologia, social e web: e quali sono rischi per i più piccoli

L’OMS si pronuncia sulla Tecnologia, social e web: e quali sono rischi per i più piccoli

L’organizzazione mondiale della sanità si è pronunciata sul delicato tema dell’utilizzo di internet dei bambini e dei giovani: ecco le linee guida per un uso consapevole del web

L’OMS si pronuncia sulla Tecnologia, social e web: e quali sono i rischi per i più piccoli

Le linee guida dell’Oms sono chiare: per i bambini da zero a due anni vale il divieto assoluto di essere piazzati davanti a uno schermo, dai due ai quattro anni non si deve mai stare per più di un’ora al giorno a guardare passivamente schermi televisivi o di altro genere, come cellulari e tablet.

Dai 6 ai 10 anni la soglia critica si ferma a 2 ore.

L’Oms spiega che il tempo trascorso davanti allo schermo può danneggiare i bambini e indica correlazioni con sovrappeso, obesità, problemi di sviluppo motorio e cognitivo e di salute psico-sociale.

L’eccessiva esposizione ai dispositivi rischia di ledere la capacità di esprimere emozioni e comunicare efficacemente.

Il digital divide si è capovolto: fino a poco più di un decennio fa il digital divide separava gli adolescenti delle famiglie agiate che avevano la possibilità di collegarsi a Internet e scoprire il mondo digitale dai coetanei privi di un adeguato accesso alla Rete.

Oggi, con il veloce sviluppo della tecnologia, accelerato dalla pandemia, si è creata una realtà opposta. Lo studio più completo lo hanno fatto gli americani su loro stessi. Nel 2011 solo il 23% degli adolescenti americani possedeva uno smartphone, oggi la percentuale è del 95%. Secondo una ricerca dell’associazione non profit «Common Sense Media» gli adolescenti di famiglie a basso reddito trascorrono in media 8 ore e 7 minuti al giorno davanti a uno schermo per intrattenimento, mentre i coetanei con reddito più elevato si fermano a 5 ore e 42 minuti. Il problema è l’onnipresenza dei dispositivi (il 45% dei teenager Usa è consapevole di essere dipendente dallo smartphone). Chi in assoluto tiene lontano i propri figli dall’iperstimolo tecnologico e dalla dipendenza dai social sono proprio i creatori di questi dispositivi: i manager della Silicon Valley scelgono per i loro eredi un’educazione mirata che limita radicalmente l’uso dei device.

I creatori di Apple, Google e Microsoft non permettono ai figli l’utilizzo di dispositivi elettronici come tablet o smartphone, preferiscono per loro libri e giochi tradizionali

Steve Jobs, il fondatore di Apple, non permetteva alle figlie adolescenti di usare iPhone e iPad. Bill Gates, fondatore di Microsoft e quarto uomo più ricco del mondo, non ha dato ai figli il cellulare prima dei 14 anni e ha imposto regole ferree come il «coprifuoco digitale» (a letto senza schermi) dopo essersi accorto che la maggiore, Jennifer Katharine, usava troppo i videogiochi. Sundar Pichai, amministratore delegato di Alphabet e Google, ha vietato lo smartphone ai due figli fino ai 14 anni e ha limitato a poche ore al giorno la visione della tv. Satya Nadella, amministratore delegato di Microsoft, monitora attentamente i siti web visitati dai figli facendosi mandare rapporti settimanali sul loro uso. Stessa strategia di Chris Anderson, ex editore di Wired e amministratore delegato di 3D Robotics, che ha educato i figli imponendo limiti di tempo e controlli su ogni dispositivo elettronico presente in casa, oltre a bandire gli schermi dalla camera da letto fino a 16 anni. Evan Williams, co-fondatore di Twitter, Blogger e Medium, ai figli adolescenti ha sempre preferito comprare libri anziché gadget tecnologici mentre Tim Cook, amministratore delegato di Apple, ha proibito al nipote i social network. Susan Wojcicki, Ceo di YouTube, ha autorizzato lo smartphone solo quando i suoi 5 figli hanno cominciato a uscire da soli e ha deciso di sequestrare tutti i device durante le vacanze per aiutarli a «concentrarsi sul presente». Infine Evan Spiegel, co-fondatore e amministratore delegato di Snapchat, con la moglie Miranda Kerr ha permesso al figliastro Flynn di trascorrere al massimo un’ora e mezzo alla settimana davanti agli schermi.

Per maggiori informazioni consultare i seguenti link:
http://www.cooperativaprogettazione.it
https://www.edoeb.admin.ch/edoeb/it/home/protezione-dei-dati/Internet_und_Computer/giovani-e-internet/consigli-per-l-uso-sicuro-di-internet-da-parte-di-bambini-e-adol.html

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