Caccia al tesoro nel Parco Natura e Comunità. Insieme, senza barriere
Un’esperienza di integrazione “sul campo”, realizzata con naturalezza, semplicità e soddisfazione di tutti.
Tra le tante manifestazioni che sono state realizzate presso il Parco Natura e Comunità di Pedrengo, grazie al progetto omonimo finanziato da Cariplo su Bando FCB, va segnalato il successo dell’ultima iniziativa.
Alle “caccia al tesoro” del primo agosto (aveva come tema l’acqua, con tanti giochi in cui ci si bagnava!) e a quella del 4 settembre sul tema dei pirati, hanno partecipato 40 bambini tra i 5 e i 10 anni.
Entrambe le manifestazioni hanno visto il coinvolgimento e la partecipazione attiva degli ospiti dagli operatori del Centro Diurno per disabili di Pedrengo.
Un grande successo
Nessun tipo di barriera da parte dei più piccoli a collaborare, giocare e divertirsi con persone adulte con disabilità.
E grande impatto e rilevanza il coinvolgimento delle persone disabili nell’interagire con i bambini,
A termine di ogni “caccia” i bambini coinvolti hanno lasciato dei commenti su quanto vissuto, e questi sono alcuni:
– “quelle persone erano felici”
– “non sono disabili , ma solo persone che hanno delle dei bisogni speciali”
– “i disabili non sono quelli in carrozzina”
– “è stato molto bello lavorare con dei signori con delle difficoltà perché erano davvero divertenti!”
– “i signori erano belli e gentili”
– “è stato bello perchè tutti sono stati gentili e simpatici“
Integrazione di fatto:
I bambini non si sono mai fermati ad osservare/scrutare le persone con disabilità e nemmeno hanno avuto bisogno di un accompagnamento nell’interagire con loro, l’interazione, da entrambe le parti, è avvenuta con grande naturalezza.
Hanno scherzato, partecipato, gareggiato attenti e concentrati sul “”fare per” e non sul “fare con”.
Un bell’esempio di integrazione reale, un esercizio propedeutico per preparare le nuove generazioni a superare barriere e creare ponti.
Un grazie sentito alla responsabile e ideatrice delle attività, l’educatrice Alessia Zanoni e al sindaco di Pedrengo Simona D’Alba per la volontà e la diponibilità alla sperimentazione, e alla Fondazione della Comunità Bergamasca che supporto e finanzia i progetti.
Una bella lezione di collaborazione tra Ente pubblico e Terzo settore.
Un bella lezione di integrazione e di lotta allo stigma. Una bella lezione da replicare.