DSA e Coronavirus
DSA e Coronavirus: come hanno vissuto la pandemia gli alunni con Disturbi Specifici dell’Apprendimento. Sono tanti e sono stati dimenticati, nonostante siano il 2,9% degli alunni. Fra i 254mila studenti con una certificazione di DSA, quasi uno su due è dislessico.
DSA e Coronavirus: segregazione e ripresa scolastica, quali accortezze, quali indicazioni?
Nelle scuole italiane, quasi 3 alunni su 100 hanno un Disturbo Specifico dell’Apprendimento. Per l’esattezza sono il 2,9% degli studenti, in numeri assoluti 254.600 sugli oltre 8,6 milioni di iscritti. Fra essi, il 42,5% ha una certificazione che riguarda la dislessia, il 20,8% la disortografia, il 19,3% la discalculia e il 17,4% la disgrafia. In termini percentuali complessivi gli alunni con dislessia rappresentano l’1,6% del totale degli alunni che frequentano le scuole di ogni ordine e grado; gli alunni con disgrafia lo 0,7%, gli alunni con disortografia lo 0,8%, gli alunni con discalculia lo 0,7.
Come rientreranno a scuola? Con quali conseguenze sui rendimenti scolastici.
Sapendo che l’ordine di scuola con la percentuale più elevata di studenti con DSA è la secondaria di I grado, intorno al 5,4% nell’anno scolastico 2016/2017 mentre alla scuola secondaria di II grado sul 4%.
I disturbi specifici dell’apprendimento non sono diagnosticabili prima del terzo anno di scuola primaria, ma talvolta tali casi sospetti vengono riconosciuti prima, verso la fine del primo o del secondo anno della primaria o anche in età prescolare: tenendo presente ciò, alla primaria presenta un disturbo specifico dell’apprendimento l’1,9% degli alunni e alla scuola dell’infanzia i sospetti di DSA riguardano 774 bambini, pari allo 0,05% del totale dei bambini frequentanti. La percentuale di alunni con DSA – in media abbiamo detto del 2,9% – è la risultanza di un 3,1% nella scuola a gestione statale e il 2,1% nella scuola a gestione non statale: la forbice si allarga molto alle superiori, quando 16 alunni con DSA frequentano una scuola secondaria di II grado statale e 5,2 alunni frequentano una scuola secondaria di II grado non statale. Quanto alla distribuzione territoriale, la percentuale più elevata di alunni con DSA rispetto al numero totale degli alunni si ha in Liguria, dove 4,9 alunni su cento hanno una certificazione di DSA contro gli 0,7 su cento della Calabria.
Già un tema ricorrente, anche prima del coronavirus, era che corso degli ultimi anni le diagnosi di disturbo specifico dell’apprendimento sono notevolmente aumentate: secondo la serie storica del Miur, nell’anno scolastico 2010/2011 la percentuale di alunni con DSA sul totale degli alunni di fermava allo 0,7% contro il 2,9% dell’anno scolastico 2018/19, in sostanza l’incidenza è quadruplicata
Il Centro RIcreAzione
Come affrontare questi temi? Come prepararsi?
La quale la scuola ha assunto un ruolo di maggiore responsabilità nei confronti degli alunni con disturbo specifico dell’apprendimento, ma sul dopo-pandemia, non ci sono certezze.
Alunni e famiglie possono essere accompagnati nel percorso di consapevolezza e di frontaggiamento del tema.
L’Equipe di RicreAzione è a disposizione su questi e su tutti gli altri temi del supporto scolastico.
Per maggiori informazioni consultare i seguenti links:
https://www.cooperativaprogettazione.it/ambiti-di-intervento/ricreazione
https://www.centroricreazione.it